Quando il cibo da nutrimento per corpo, psiche e anima diventa un nemico pericoloso…
Il cibo è essenziale per il nostro organismo: con gli alimenti forniamo al nostro corpo tutto ciò che è necessario per farlo funzionare.
È salute: un’alimentazione sana contribuisce in modo significativo al benessere psico-fisico ed è una preziosa arma di difesa verso malattie croniche come tumori, patologie cardio-vascolari, diabete.
Ma è anche emozione, piacere, scoperta, tradizione, condivisione, cultura …
Certamente avere un buon rapporto con se stessi e con l’immagine del proprio corpo consente di avere, al di là dei gusti personali e delle proprie tradizioni, una relazione positiva con il cibo.
Ma in alcune situazioni particolari, purtroppo molto diffuse in particolare tra le giovani e giovanissime, il cibo può diventare un pericoloso nemico …
Anoressia e bulimia sono malattie molto complesse, determinate da condizioni di profondo e radicato disagio psicologico ed emotivo, che richiedono un intervento specialistico multidisciplinare.
ll primo passo per guarire è vincere il senso di colpa e la vergogna, chiedere aiuto.
Purtroppo i disturbi della condotta alimentare, in particolare l’anoressia, portano all’isolamento e sono così profondamente radicati e in armonia con la volontà della persona da essere difficilmente riconosciuti da chi ne è affetto.
Anoressia nervosa
L’anoressia colpisce prevalentemente le donne, esordendo tipicamente nel periodo adolescenziale. È un grave disturbo caratterizzato dalla percezione di un’immagine distorta del proprio corpo, che è vissuto come inadeguato e in costante condizione di sovrappeso, motivo per cui sono adottate condotte di rigorosa e forzata restrizione alimentare, spesso associate alla pratica di intensa attività fisica, a vomito autoindotto e/o all’uso di lassativi.
Uno dei primi campanelli di allarme è la scomparsa del ciclo mestruale. Altre manifestazioni comuni: stanchezza, insonnia, ipotensione arteriosa, disidratazione, formicolii diffusi, gonfiore addominale, alterazioni ormonali, problemi estetici (perdita di capelli, aumento della peluria, alterazioni dentali) … Nei casi più gravi compaiono: demineralizzazione ossea con osteoporosi, danni gastrici, intestinali e renali …
Spesso la storia di anoressia ha inizio quando si decide di “perdere qualche chilo di troppo” … da lì si entra in una spirale da cui diventa difficile uscire e che può portare a conseguenze drammatiche fino alla morte.
Ecco i comportamenti tipici di chi soffre di anoressia:
- Riduzione progressiva dell’alimentazione e dei pasti con suddivisione in cibi “giusti”= con poche calorie e “sbagliati”= troppo calorici
- Conteggio ossessivo delle calorie assunte
- Controllo ossessivo del peso corporeo
- Ossessione per la funzione e irregolarità intestinale con abuso di lassativi
- Vomito auto-indotto (lunghe permanenze in bagno, odore di vomito e disordine nel bagno)
- Dieta, peso, cibo e cucina come argomento centrale di ogni discussione
- Mangiare sempre gli stessi alimenti
- Senso di benessere e di autostima quando si riesce a seguire la dieta vs. sensi di colpa quando si ritiene di aver mangiato troppo e male
- Sminuzzare eccessivamente il cibo, mangiare molto lentamente, masticare a lungo
- Ansia e inquietudine per modifiche inattese del programma pasti
- Cucinare per gli altri
- Controllo eccessivo quando cucinano altri
- Tendenza ad evitare le situazioni conviviali con la famiglia o gli amici (“ ho già mangiato”, “ho preso un impegno”…)
- Abuso di farmaci che si pensano utili al fine di perdere peso
- Tendenza all’isolamento sociale e familiare
- Impegno costante ed esagerato in attività fisiche molto spesso pesanti
- Ansia eccessiva per le prestazioni scolastiche con tendenza al perfezionismo (aumentano le ore dedicate allo studio)
Bulimia nervosa
Consiste in un’incontrollata necessità di ingerire grandi quantità di cibi calorici associata all’ossessiva preoccupazione di non aumentare il peso corporeo. Dunque grandi abbuffate*, seguite da sensi di colpa, in genere “compensati” da vomito autoindotto e uso di lassativi.
Rispetto all’anoressia, insorge tipicamente in età più avanzata e può passare inosservata per molto tempo poiché non influisce sull’aspetto esteriore.
Spesso i due disturbi, quello anoressico e quello bulimico, convivono alternandosi.
L’abbuffata di solito avviene in seguito a periodi di forte restrizione dietetica; l’abbuffata è spesso associata a sentimenti negativi di colpa e di vergogna e accompagnati da comportamenti compensatori, come vomito autoindotto e/o uso di lassativi.
*Abbuffate: cosa si intende esattamente?
1. Mangiare in un periodo di tempo circoscritto una quantità di cibo calorico indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili.
2. Sensazione di perdere il controllo nel corso dell’episodio (sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa/quanto si sta mangiando).
Ecco i comportamenti tipici di chi soffre di bulimia:
- Ricorrenti abbuffate (in media 2 o più volte alla settimana per 3-6 mesi) e condotte compensatorie
- Lunghe permanenze in bagno dopo i pasti
- I livelli di autostima sono dipendenti dal peso e dalle forme del corpo
- Alterazioni di periodi di dieta ferrea con periodi in cui mangia troppo
- Presenza di eccessiva alimentazione in periodi di maggior stress
- Modalità “voraci” di consumare i pasti
- Mangiare molto senza però aumentare di peso
- Mangiare di nascosto e nascondere il cibo
- Acquistare grandi quantità di cibo
Disturbi del comportamento alimentare e pericoli del WEB
Purtroppo in internet è esploso un pericolosissimo fenomeno legato ai Disturbi del Comportamento Alimentare chiamato Pro-ana (Pro-anoressia) e Pro-mia (Pro-bulimia), un vero e proprio movimento sostenuto da siti, blog e forum creati da adolescenti, che raccontano in termini positivi la propria esperienza quotidiana di convivenza con queste malattie: danno consigli su come dimagrire, raccontano in termini entusiastici i propri risultati nel continuare a perdere peso… incitando chi legge a seguire la stessa strada.
Ma è una strada che porta a una malattia molto grave con conseguenze drammatiche, anche LETALI.
Stanne alla larga!
Guarda il video “Io non sono il mio peso“: